Comportamento a rischio e come evitare le infezioni
Punture di insetti: possono infettarsi? Certamente sì, se si arriva a danneggiare la cute grattandosi violentemente. In questo modo infatti la piccola ferita che si genera è esposta agli innumerevoli fattori patogeni presenti nell’ambiente esterno e, spesso, anche sotto le unghie.
Quali sono i comportamenti corretti per gestire una puntura di insetto?
La cosa migliore da fare quando si viene punti da un insetto è alleviare i prima possibile la sensazione di bruciore e prurito causata dalla saliva dell’animale. I metodi possono essere differenti: il ghiaccio e l’acqua fredda danno un sollievo immediato anche se temporaneo; limone, cipolla, aglio, menta e basilico contengono sostanze disinfettanti ed emollienti adatte a smorzare il focolaio di prurito; il bicarbonato di sodio impastato con poca acqua è un sostituto abbastanza efficace delle lozioni antiprurito che si vendono in farmacia; gel di aloe vera, olio essenziale di calendula e lavanda disciolti in soluzioni acquose o oleose possono essere delle soluzioni utili se si preferiscono prodotti naturali.
Dentifricio o ammoniaca costituiscono invece rimedi casalinghi adatti a chi non va troppo per il sottile.
Quale che sia il rimedio prescelto per trattare una puntura d’insetto, l’importante è assolutamente non ledere la pelle della zona interessata dal morso.
Punture di insetti: possono infettarsi. Come rimediare?
Nei giorni successivi alla puntura, alla normale irritazione cutanea causata sempre da una puntura d’insetto possono seguire infezioni aggiuntive sviluppatesi in seguito all’azione di agenti patogeni che sono entrati in contatto con la carne scoperta.
Questo avviene se la pelle nei pressi della puntura è stata rotta con le unghie ed è stata lasciata scoperta. Nel momento in cui ci si rende conto che è fuoriuscito del sangue di dovrebbe provvedere a disinfettare la ferita.
Un’infezione si manifesta solitamente con gonfiore e dolore, presenza di materiale purulento, in alcuni casi gonfiore dei linfonodi (come quando si hanno gli orecchioni), sintomi simil influenzali.
In questi casi si deve passare immediatamente a un trattamento antibiotico orale, sotto prescrizione medica e per un periodo minimo di sette giorni.